I titolari di tabaccherie, nello svolgimento del proprio esercizio, si trovano a conservare e vendere anche generi alimentari, sebbene questi non rappresentino l’oggetto dell’attività principale. Gli alimenti distribuiti nelle tabaccherie sono considerati dalla normativa corrente pastigliaggi e comprendono: caramelle, cioccolata, chewing gum, snack preconfezionati e bibite in lattina o tetrapak in quantità inferiore a 500 ml. Il possesso e la distribuzione di prodotti alimentari determinano, per il tabaccaio, la necessità [&hellip

Il Decreto Legislativo n. 155 del 26 maggio 1997, denominato “Attuazione delle direttive 93/43/CEE e 96/3/CE concernenti l’igiene dei prodotti alimentari“ include, tra quelle fornite nell’articolo 2, la definizione di industria alimentare, ovvero “ogni soggetto pubblico o privato, con o senza fini di lucro, che esercita una o più delle seguenti attività: la preparazione, la trasformazione, la fabbricazione, il confezionamento, il deposito, il trasporto, la distribuzione, la manipolazione, la vendita o la [&hellip

Per gli esercizi che preparano o somministrano alimenti, quali bar o servizi di catering, è indispensabile essere a norma di legge, rispettando le disposizioni in materia di igiene e sicurezza alimentare. Nello svolgimento di tali attività, infatti, per tutelare la salute dei consumatori, occorre considerare due aspetti: la realizzazione dei prodotti e il trasporto di questi ultimi. Quanto alla produzione, deve essere predisposto un manuale HACCP per l’autocontrollo alimentare delle [&hellip

Il sistema di autocontrollo HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) e il relativo manuale sono dei validi strumenti per le strutture ricettive, impegnate a ospitare frequentemente clienti, fornendo loro non solo una serie di servizi ma anche bevande e alimenti. Pertanto, i proprietari di alberghi, pensioni e hotel sono chiamati a rispettare la normativa nazionale ed europea in materia di sicurezza alimentare, adottando le opportune precauzioni per tutelare la [&hellip